Rifiuti elettronici: 4 chili per ogni abitante. Le falle del sistema uno contro uno

di Redazione 49 views0

 Entro la fine del 2010 sarà raggiunta la soglia europea dei 4 kg per abitante nella raccolta dei rifiuti elettrici ed elettronici. Questo risultato è, di fatto, un raddoppio delle quantità che venivano raccolte solo due anni fa, prima dell’entrata in vigore del nuovo sistema nazionale grazie al Centro di Coordinamento (CdC).
Oltre al dato dei 4 chilogrammi pro capite assicurati ad un corretto riciclo, il CdC Raee (Rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche) da gennaio a settembre 2010 vanta, infatti, al proprio attivo una raccolta complessiva di rifiuti che ha raggiunto circa le 178mila tonnellate con un +29% rispetto allo stesso periodo del 2009. In nove mesi il numero dei ritiri è cresciuto fino a quota 103.618. Ritiri che hanno fatto registrare anche una maggiore puntualità che è stata dell’ordine del 97,76%. Rimane ancora un certo squilibrio tra le diverse Regioni d’Italia con l’area Nord che registra risultati lusinghieri mentre il Sud ha ancora ampi margini di miglioramento.

Le falle del sistema uno contro uno
Non possiamo – spiega Danilo Bonato, neopresidente del Centro di Coordinamento Raee – non rilevare ancora una serie di difficoltà normative ed operative sul fronte del cosiddetto ritiro ‘uno contro uno’ ossia il sistema previsto dal Decreto Ministeriale n. 65 del 2010, che anche in Italia consente ai consumatori di consegnare gratuitamente un vecchio elettrodomestico al momento dell’acquisto di uno nuovo della stessa tipologia ed obbliga il commerciante al ritiro e al suo conferimento presso i Centri di Raccolta. Abbiamo evidenziato al ministero dell’Ambiente una serie di problematiche inerenti la nuova norma, in vigore da giugno, che si riflettono sulla operatività del servizio in carico ai distributori e ai gestori dei Centri di Raccolta ma stiamo ancora in attesa di risposte“.

La riluttanza dei comuni
In particolare – dice sempre Bonato – riscontriamo per il momento forti preoccupazioni da parte dei Comuni ad aprire le porte dei Centri di Raccolta ai commercianti. Si tratta di una situazione paradossale dato che, in caso di raggiungimento di determinati obiettivi, i Centri di Raccolta possono ottenere un premio di efficienza maggiorato. Anche i distributori e i rivenditori finali, per il momento, sono ancora poco sensibili all’argomento. E’ essenziale togliere i rifiuti elettrici ed elettronici dalle strade e dalle discariche abusive e ci auguriamo – conclude Bonato – che tutti i soggetti coinvolti contribuiscano alla soluzione dei problemi ancora aperti“.

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