La caccia, un’enorme ferita per l’ambiente. Così la Brambilla sulla giornata della Coscienza degli animali al Maxxi di Roma

di Redazione 34 views1

Un’enorme ferita per l’ambiente, una minaccia per interi ecosistemi, una pratica sistematica di distruzione che mette in pericolo gli equilibri di un mondo che si è formato in milioni di anni”. Così il ministro del Turismo, Michela Vittoria Brambilla, definisce la caccia parlando alla seconda giornata nazionale della ”Coscienza degli animali”, in programma oggi al ”Maxxi” di Roma. Il ministro cita il recente sondaggio condotto dalla Ipsos per conto del ministero del Turismo, una ricerca realizzata per valutare i benefici che un Italia maggiormente ”Animal Friendly” potrebbe portare all’immagine nazionale ed al conseguente appeal turistico del nostro Paese.

La caccia, una pratica inutile
L’80% degli italiani – afferma Michela Vittoria Brambilla – considera la caccia una inutile crudeltà che andrebbe vietata o molto più rigidamente regolamentata; ma una piccola minoranza di irriducibili e apparentemente intoccabili cacciatori ritiene di poter andare contro la volontà e il sentire che accomuna milioni di cittadini di questo Paese. Non si può togliere la vita ad una creatura vivente, per gioco. E non si può provare piacere nell’uccidere. La violenza va combattuta sotto ogni forma con la quale si presenta”.

Il rispetto per la vita
La strage che, in questi giorni, si consuma nelle valli, nei boschi, nei campi, ovunque si muova qualcosa che abbia una parvenza di vita – continua il ministro – contraddice il più elementare senso di rispetto per la vita che non appartiene solo all’uomo ma altresì a tutti gli altri esseri viventi che abitano, liberi, il nostro territorio. Se i cacciatori, come dicono, amano veramente la natura, comincino a dimostrare di amarla sul serio, smettendola in primo luogo di sparare a fringuelli e ad altri indifesi testimoni di un mondo a cui dobbiamo garantire il futuro!

I cacciatori, le prime vittime della caccia
Del resto, sembra che le prime vittime della caccia siano i cacciatori stessi: ”Basta scorrere il bollettino di guerra degli ultimi due mesi – ricorda Michela Vittoria Brambilla – per rendersi conto dell’accanimento con cui costoro ”amano” la natura. Quasi ogni fine settimana, feriti, non solo tra i cacciatori ma anche tra i passanti, i ciclisti. Nella scorsa stagione venatoria abbiamo contato 24 morti e 71 feriti. Oggi, a soli 2 mesi dall’apertura della caccia 12 persone hanno già perso la vita, altre 15 sono state ferite. E non tutti cacciatori’‘.

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