Cibo a chilometri zero: cibi stagionali e differenziati per regione nelle mense delle scuole

di Redazione 96 views0

 Arance in Sicilia, mele nel Veneto o carote nel Lazio. Per ogni stagione e territorio un cibo sulle mense degli studenti italiani. Il menu a km zero è la novità introdotta nelle linee guida per la ristorazione scolastica fissate dal ministero della Salute per il prossimo anno scolastico. Un orientamento che si spiega con l’elaborazione di piatti secondo i principi di un’alimentazione equilibrata, ma ”anche considerando la varietà e la stagionalità dei cibi, utilizzando anche proposte di alimenti tipici della regione di residenza, per insegnare ai bambini il mantenimento delle tradizioni”. Lo rende noto la Coldiretti sottolineando che l’iniziativa interessa un milione e mezzo di bambini.

LA RISTORAZIONE SCOLASTICA IN ITALIA
Un’esigenza sentita anche per rispondere alle preoccupazioni sulla ristorazione scolastiche che, secondo un sondaggio condotto dal sito www.coldiretti.it, non soddisfa tre italiani su quattro (77 per cento) perche ritengono nel 64 per cento dei casi che debba essere migliorata con prodotti locali genuini e biologici, mentre è troppo costosa per l’8 per cento e offre un menu poco variato per il 5 per cento.

PRODOTTI TRADIZIONALI NELLE MENSE
Con l’importante innovazione sarà possibile qualificare e variare il menu grazie ai 4511 prodotti agroalimentari tradizionali, ottenuti secondo regole tradizionali antiche tramandate nel tempo e censiti dalle regioni. A prevalere tra questi prodotti del territorio sono i 1.362 diversi tipi di pane, pasta e biscotti, seguiti da 1.263 verdure fresche e lavorate, 748 salami, prosciutti, carni fresche e insaccati di diverso genere, 461 formaggi, 154 bevande tra analcoliche, liquori e distillati e 150 prodotti di origine animale (miele, lattiero-caseari escluso il burro, ecc.).

LE REGIONI CON MAGGIORE BIODIVERSITA’
Nella mappa delle regioni che presentano la più ricca ”biodiversità” a tavola si classifica al primo posto – sottolinea la Coldiretti – la Toscana con 463 specialità seguita sul podio da Veneto e Lazio (367) e Piemonte (365), ma ottimi posizionamenti si riscontrano per Campania (333). A seguire ci sono Liguria (295), Calabria (272), Sicilia (238), Emilia-Romagna (233), Puglia (222), Lombardia (209), Sardegna (172), Molise (159), Friuli-Venezia Giulia (151), Marche (147), Abruzzo (143), Trento (109), Bolzano (92), Basilicata (73) Umbria (70) e Val d’Aosta (31) .

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