Earth Overshoot Day: il 21 agosto è partito il countdown per le risorse della Terra

di Redazione 136 views0

E’ il 21 agosto l’Earth Overshoot Day. Con oltre quattro mesi di anticipo rispetto alla fine del 2010, l’umanità avrà già consumato tutte le risorse che la natura può fornire nel corso di un anno.
Dall’acqua ai raccolti, fino al 31 dicembre prossimo si ricorrerà alle riserve. Saremo quindi nuovamente ”in credito” per quanto riguarda la produzione di cibo, la neutralizzazione delle emissioni di anidride carbonica, ma anche la rigenerazione dell’acqua o la capacità di assorbire i rifiuti, che sono solo parte delle cose che la natura quotidianamente ci offre.

EARTH OVERSHOOT DAY
Ad annunciare la data dell’ ”Earth Overshoot Day”, il giorno del superamento, in cui la terra inizia a vivere al di sopra dei propri mezzi ecologici, è il Global Footprint Network, l’organizzazione internazionale che misura l’impatto dell’esistenza sulla natura. A misurare il numero massimo di giorni che la biosfera può approvvigionare in un anno è il rapporto tra l’impronta ecologica globale – un indice statistico di 150 Paesi che mette in relazione il consumo annuo di risorse ecologiche con la loro disponibilità – e la capacità della natura di rigenerarsi nel corso dello stesso arco di tempo. Questo indicatore di sostenibilità ambientale precipita di anno in anno: nel 1987, primo anno in cui fu calcolato l”’Earth Overshoot Day”, il sorpasso avvenne con soli dieci giorni di anticipo rispetto alla naturale scadenza del 31 dicembre.

IN NOVE MESI LE RISORSE DI UN ANNO
Nel 1995 fu il 21 novembre mentre dieci anni dopo il pianeta andò in riserva già il 20 ottobre. Negli ultimi due anni l’Earth Overshoot Day è stata anticipato di un mese – da settembre ad agosto.
Quando si esauriscono in nove mesi le risorse di un anno si dovrebbe essere seriamente preoccupati”, afferma Mathis Wackernagel, presidente di Global Footprint Network. ”La situazione non è meno urgente sul fronte ecologico – spiega Wackernagel – cambiamenti climatici, perdita di biodiversità e carenza di cibo e acqua sono tutti chiari segnali di come non potremo più continuare a consumare ‘a credito’”.

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