Quando la crisi diventa opportunità per il green business: il caso Electrolux di Scandicci

di Redazione 129 views5

Dagli elettrodomestici ai pannelli fotovoltaici. Dal caldo al freddo, dai frigoriferi ai pannelli solari. La parabola dell’ormai ex Electrolux di Scandicci è tutta in questa contrapposizione: da un lato uno degli elettrodomestici più “tradizionali” e più sottoposto agli attacchi dei produttori orientali, a un settore ad alto valore aggiunto in cui il costo del lavoro specializzato permette di tenere ancora la produzione in Italia. E così, alle porte di Firenze, quella che poteva essere una delle tante crisi aziendali e che poteva costare il lavoro a 370 persone, si è trasformata in un’opportunità, con il passaggio dello stabilimento dalla multinazionale svedese alla Italia Solare Industrie, che ne sta facendo il primo polo del centro-Italia per la produzione e lo studio di tecnologie applicate al settore fotovoltaico, con un occhio anche alle altre energie rinnovabili.

LA PRODUZIONE DI PANNELLI FOTOVOLTAICI
Entro la fine del 2010 è prevista l’attivazione di quattro linee per la produzione di pannelli fotovoltaici, che varranno circa 100 MW, con due raddoppi della capacità da realizzare nei prossimi mesi. Il 60% dei moduli prodotti saranno destinati alla realizzazione dei progetti di Energie Future, la holding di riferimento di Italia Solare Industrie, mentre il 40% andrà sul mercato, dove sarà possibile comprare pannelli made in Italy.
Numeri ambiziosi, che però non raccontano tutto quello che sarà fatto negli 85mila metri quadri dello stabilimento: entro la fine dell’anno, infatti, dovrebbero iniziare anche la produzioni di grandi inverter e quella di rotori per il mini-eolico, ampliando le competenze di Scandicci ad un altro grande settore delle rinnovabili, per impegnare tutti e 370 i dipendenti riassunti dopo che per mesi, con le loro battaglie, avevano cercato di difendere – con successo – il proprio posto di lavoro. E presto dovrebbe cominciare anche la produzione di altri componenti dei pannelli, come le celle dei moduli, così da completare tutta la filiera del fotovoltaico.

UN CENTRO PER LA RICERCA
Il centro di produzione di Italia Solare Industrie sarà anche un punto importante per la ricerca: oltre ad aver già vinto un bando della Scuola superiore Sant’Anna dell’Università di Pisa per la realizzazione di un microchip che consenta il monitoraggio del singolo pannello e non della stringa, che si dovrebbe tradurre in benefici per il pannello stesso e per la capacità di intervento su guasti, sono già state attivate collaborazioni con altre università toscane, come quella di Firenze.

Commenti (5)

  1. SUL SITO DELLA FEDERAZIONE DELLA SINISTRA di Scandicci compare questo comunicato a proposito della situazione dell’ex ELECTROLUX attuale ISI (Italia Solare Industrie). Come vedete non è sempre oro tutto quello che riluce da lontano:

    Finite le elezioni, spenti i riflettori, chiusi i teatrini della politica, i giornali hanno trovato modo en passant di titolare “13 mesi di cassa integrazione per i 370 dipendenti ISI (ex Electrolux)”.

    Esplode ora in tutta la sua gravità il dramma sociale che riguarda un importante raggruppamento di lavoratori e si fa cupo il futuro di un patrimonio industriale che è di Scandicci ed anche dell’intera area metropolitana. Diventa in tal modo cruda realtà la nostra denuncia di alcune settimane addietro nel silenzio assordante dei politici di destra e “di quasi sinistra” ed anche del mondo sindacale.

    Quello che doveva essere il nucleo fondante di un nuovo distretto industriale, un distretto tecnologico, un distretto delle energie rinnovabili (chiamate anche con il fascinoso termine inglese green economics), si sta trasformando miseramente in un clamoroso fallimento industriale. Per i “corsari” (“corsari”, ma non “avvoltoi”) della Sinistra Scandicci si tratta di un fallimento annunciato. I Distretti Tecnologici non si inventano, ma richiedono il concorso di molti fattori: oculata e vincente scelta del settore industriale e delle relative tecnologie, imprenditori affidabili, lungimiranti strategie industriali a scala regionale, ruolo forte delle istituzioni, liquidità assicurata dagli istituti di credito, rapporti di interazione con le Università ed i Centri di Ricerca. Intorno all’ISI non vi era nulla di tutto questo. Lo si sapeva.

    La Sinistra Scandicci in questi mesi ha seguito con attenzione e costanza gli sviluppi della riconversione; lo ha fatto per impegno politico e passione civile; ha fatto ricerche ed indagini per capire e conoscere; ha documentato e denunciato a più riprese la fragilità del progetto industriale. Altri invece, le Istituzioni e i sindacati, a cominciare dalla Giunta Comunale di Scandicci, hanno finito per avvallare la soluzione proposta da Electrolux, spacciandola per l’inizio di una “nuova era”. Coloro che dovevano seguirne gli sviluppi per dovere istituzionale hanno taciuto o si sono trincerati dietro un ottimismo di maniera.

    Ora, al posto del Distretto Tecnologico, a poco più di un anno dal varo del piano industriale, abbiamo la richiesta della Cassa Integrazione per 13 mesi e per tutti i dipendenti. Siamo all’anticamera del fallimento. Anche gli incontri al Ministero del Lavoro sembra non abbiano portato a grandi risultati, addirittura si dice che per i prossimi tre mesi le buste paga dei neo cassaintegrati saranno vuote: la sola cosa che resta in piedi è un tavolo……

    E adesso, che la “soluzione pannelli solari“, considerata fin dall’inizio “l’unica alternativa”, dietro la quale in tanti, forse in troppi, si sono trincerati, si è dimostrata semplicemente una millanteria ai danni di 370 famiglie e un annunciato disastro politico – industriale cosa facciamo? Cominciamo con il classico ed italico gioco dello scaricabarile? Fustighiamo pubblicamente il manager fino a ieri osannato per rifarci una verginità mai posseduta? Buttiamo a mare le ingenti risorse pubbliche investite fino ad oggi per la formazione portando le delibere della Regione Toscana alla Corte dei Conti? Aspettiamo a braccia conserte il trascorrere dei 13 mesi di cassa integrazione? Si cercano nuove soluzioni? O aspettiamo inermi la triste e lenta fine dell’era industriale scandiccese?

    I lavoratori e i cittadini hanno diritto ad avere risposte da politica, istituzioni e sindacati !! Basta silenzi, ognuno deve assumersi pubblicamente le proprie responsabilità !!

    Noi intanto abbiamo dato mandato ad un gruppo di legali per valutare l’ipotesi di un’eventuale azione legale per il danno causato a un territorio.

    Egregio Presidente Rossi il suo programma elettorale prevede concreti impegni sullo sviluppo economico in Toscana, Le chiediamo di farsi carico di quest’area industriale che ormai da troppi anni paga pegno. Le chiediamo di pronunciarsi esplicitamente su quanto è accaduto a Scandicci e se considera quello svolto dalla Regione Toscana un ruolo intelligente.

    Scandicci 31 marzo 2010

    Pino Comanzo Roberto Aiazzi Francesco Mencaraglia

    http://lasinistrascandicci.wordpress.com/2010/04/01/a-proposito-della-ex-electrolux/#more-1628

  2. Per vs opportuna conoscenza

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    Da: gabriele puccetti [mailto:[email protected]]
    Inviato: mercoledì 24 novembre 2010 10:03
    A: ‘[email protected]
    Cc: ‘[email protected]
    Oggetto: gravi irregolarità problema I.S.I.

    Egregio Dott. Angielini e resp. CGIL.,

    mi meraviglia che sia il solo a evidenziare irregolarità gravi, interessi malcelati da parte degli attori in gioco, oltretutto istituzionali.

    Se agite nell’interesse dei lavoratori, dovreste pretendere una moltitudine di offerte per poi scegliere la migliore.

    Vi ho segnalato che Fidi Toscana e Regione (socia Fidi Toscana), hanno impedito la presentazione di altre offerte, con dichiarazioni false e gioco delle parti, atteggiamento evidentemente atto ad essere gli unici a offrire soluzione quindi a concludere. Il Dott. Ricciardi è arrivato a dichiarare che non è a conoscenza dei dati da me richiesti, poi scopro che fa parte della cordata dei nuovi soci/offerta oltre che seguire da due anni la questione…..

    Noto di essere il solo a scandalizzarmi e capire la gravità, proprio nell’interesse dei lavoratori e futuro aziendale.

    Non so se mi adopererò per denuncia alla Procura della Repubblica, di sicuro dovreste farla Voi e denunciare queste irregolarità e nefandezze delle “controparti” istituzionali, (in effetti non dovrebbero essere controparti, evidente il conflitto di interessi).

    Se Vi accontentate di unica offerta, poi non lamentatevi più di come sono andate e vanno le cose, da irregolarità a irregolarità la situazione non cambia.

    Perché nessuno ha messo paletti a speculazioni immobiliari? Bastava questo per bloccare qualsiasi speculazione come l’ultima acquisizione durata un solo mese per poi fare cassa con speculazione immobiliare.

    La mia proposta, non potuta prsentare per mancanza dei dati, da nessuno forniti, prevedeva anche un impedimento alla speculazione, cointeressa mento societario dei dipendenti e altro.

    Se l’unica cordata è solo e veramente interessata alla attività, vi do modo di scoprirlo in modo semplice semplice. Le proprietà immobiliari vengono cedute ai dipendenti e date in usufrutto gratuito a chi rileva l’attività con piano industriale, vediamo se sono ancora interessati, così scoprite subito quale è l’interesse, se per attività o per speculazione immobiliare !

    Tanto Vi dovevo,

    Gabriele Puccetti

    392 2730361

    ——————————————————————————–

    Da: gabriele puccetti [mailto:[email protected]]
    Inviato: venerdì 19 novembre 2010 12:09
    A: ‘[email protected]
    Cc: ‘[email protected]’; ‘[email protected]’; ‘[email protected]’; ‘[email protected]’; ‘[email protected]’; ‘[email protected]
    Oggetto: I.S.I. novella infinita, “stranezze” da chiarire

    Egregio Dott. Simoncini

    e pc. Sindacati e giornalisti,

    come da Suo suggerimento reiterato, ho contattato più volte la Fidi Toscana (allego richieste atte a poter formalizzare proposte).

    ——————————————————————————–

    Da: gabriele puccetti [mailto:[email protected]]
    Inviato: martedì 16 novembre 2010 11:42
    A: ‘[email protected]
    Oggetto: RINNOVABILITALIA

    Egregio Dott. Ricciardi,

    ho progetto che Le allego e che ha, tra le strategie, anche la produzione delle tecnologie in Italia, tra cui a Termini Imerese quale uno dei siti.

    RINNOVABILITALIA, attualmente allo studio del Ministero dello sviluppo economico, in fase di aggregazione con azioni verso associazioni, politici, industrie, opinion leader, esperti, riscuotendo un buon successo.

    Sono anche impegnato con vari altri progetti, tra cui il “Battery standard” per il “Battery sharing”, unica soluzione alle lunghe ricariche e definitivo lancio della trazione elettrica.

    Ho molti contatti con investitori e possibilità progettuali, di problem solving per cui vorrei avere, quanto meno, dati su I.S.I. quali:

    – Proprietà immobiliari, specifiche e vaori

    – Investimenti effettuati, valori strumentali

    – Visita alla fabbrica e strutture immobiliari

    – Investimenti necessari a sviluppo

    – Debiti e crediti attuali

    In attesa di un rapido incontro atto sia a conoscerci sia ad avere una serie di dati che mi permettano di lavorarci,

    La ringrazio per la cortese attenzione e Le invio cordiali saluti

    Gabriele Puccetti

    ________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

    Oggi, anche su Sua sollecitazione, mi ha contattato il Dott. Ricciardi / Fidi Toscana, per chiedermi ancora che interessi avevo.

    Risposto di nuovo che l’interesse è per acquisizione, mi ha detto che per questo dovevo rivolgermi a Fojanesi (gioco infinito delle parti?)

    A ,mia esplicita e reiterata richiesta di informazioni, il Dott. Ricciardi mi ha risposto che (nonostante sia oltre un anno che Fidi Toscana segue la cosa), non ha nessuna informazione al riguardo e, dopo mie perplessità in proposito mi confermava rimandandomi a Fojanesi che trattra con unica cordata e come previsto, non risponde, del resto contattato solo stamani per avermelo tardivamente…detto il Dott. Ricciardi.

    Dal che, o la Fidi Toscana, La Regione e quanti interpellati sono completamente inadatti e incapaci o c’è dell’altro da chiarire magari con interessamento della Procura della Repubblica.

    Si da il caso che chi segue una pratica come quella della I.S.I., appoggia eventuali investitori, ne dovrebbe conoscere i contenuti, se così non è come dichiarato, consiglio a tutti gli attori in gioco di dimettersi in quanto non si capisce cosa abbiano seguito nell’ultimo anno, si sono visti i risultati.

    Se invece gli interpellati, conoscono quanto richiesto, dichiarano il falso e se ne dovrebbe approfondire il motivo.

    Riguardo agli ultimi acquirenti, di appena un mese fa, a tutti gli attori in gioco nonché a chiunque di media intelligenza credo, è chiaro che essendoci una ben evidente contropartita immobiliare in gioco, si doveva evitare speculazioni come quelle che mi risulta essere presenti nelle trattative attuali.

    Si doveva impedire ad una “finta” cordata la possibilità di acquisire solo speculativamente (immobiliare), per poi con scuse e motivazione forse pre-costituite, manifestare crisi e volontà o necessità di rivendere subito…incassando impropriamente un risultato “rubato di fatto”.

    Come da ultimi eventi e richieste sul valore immobiliare è evidente quanto asserisco.

    Perché tutto ciò è stato permesso “alla faccia” dei lavoratori? Per incapacità? Dubito. Per interessi, fate voi.

    Credo sia doveroso, per gli attori in gioco, farsi da parte per poi avviare un approfondita inchiesta, anche legale, atta ad annullare il Contratto stipulato un mese fa (per chiara nullità e false dichiarazioni e asseverazioni di tutte le parti in gioco) e aprire a nuove proposte l’offerta.

    Nuove proposte che, come doveva essere fatto in precedenza, si impegnino per piano industriale e siano “impedite” con “lock-up” di almeno 5 anni, a dismettere sia le attività che tanto più la componente immobiliare.

    Suggerisco ai lavoratori e ai Sindacati di rivolgersi alle autorità competenti (Procura della Repubblica) per indagini e azioni in tal senso.

    Tanto dovevo per spirito civico e vicinanza ai lavoratori,

    distinti saluti

    Gabriele Puccetti

    392 2730361

  3. ovvio che non abbia nemmeno letto, infatti risponde a caso. Rilegga il Sindaco…
    Tanto ormai hanno fatto quelo che volevano, una sola cordata, complici Simoncini e Ricciardi, senza alternative (ostacolate in tutti i modi caro Sindaco), e via..

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