Costruire le strade con i rifiuti: al vaglio uno studio a Padova

di Redazione 63 views0

 Promuovere una nuova logica di costruzione della rete stradale che sia più ecologica e rispettando la normativa. E’ questo l’ obiettivo della seconda edizione di ‘Costruire strade con… rifiuti?‘ organizzata da Marco Pasetto del Dipartimento di Costruzioni e Trasporti dell’ Ateneo patavino che si terrà a Padova, venerdì 11 dicembre, in Archivio Antico di Palazzo del Bo.

IL RICICLO DEI MATERIALI PER LA COSTRUZIONE DI STRADE
Nell’ edizione del 2008 erano state approfondite le potenzialità applicative del corretto utilizzo dei materiali marginali nelle infrastrutture e nell’ edilizia. Sabbie di fonderia, materiali di lavorazione di cava, scorie di acciaieria, polverino di gomma di pneumatici dismessi sono solo alcuni dei materiali che, evitando di essere abbandonati in discarica, permetterebbero, se opportunamente trattati, di sostituire per prestazioni e qualità le materie prime che in natura iniziano a scarseggiare.

I VANTAGGI DEL RICICLO DEI MATERIALI DA COSTRUZIONE
Il convegno dello scorso anno – commenta Pasetto – partiva dall’ esigenza di fare chiarezza da un punto di vista tecnico e normativo sulle possibilità reali di utilizzo di questi materiali. Si è capito che il loro impiego non solo è possibile, ma necessario e vantaggioso“.
Questa seconda edizione, spiega Pasetto “ha lo scopo di concepire l’ impiego dei materiali marginali non solo per evitare l’ utilizzo di materiali naturali ma, soprattutto, di promuovere una nuova logica di costruzione. Questa nuova filosofia richiede tre elementi: alta professionalità dei soggetti coinvolti, sensibilità per la salvaguardia ambientale e rispetto della normativa“.

Secondo Pasetto “se oggi gli operatori del settore hanno difficoltà ad avere una comprensione chiara e trasparente delle regolamentazioni legislative, compito di Istituzioni, eccellenze universitarie e imprese ad alto standard qualitativo è quello di strutturarsi in un network di elevate competenze capace di risolvere ogni problema d’ interpretazione normativa e sviluppare le potenzialità dei nuovi impieghi“.

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