Ravenna 2009. Rifiuti, acqua, energia. Da oggi al 2 ottobre il festival per la sostenibilità ambientale

di Redazione 521 views0

 Sostenibilità e innovazione in campo ambientale. Sono questi i temi che riguarderanno la seconda edizione di ‘Ravenna 2009. Rifiuti, acqua, energia’, festival nazionale di tre giorni in programma nel capoluogo emiliano da oggi 30 settembre e fino al 2 ottobre.
Diversi i percorsi di approfondimento coerenti con gli obiettivi della manifestazione (trasparenza all’ interno dei settori per una migliore conoscenza delle tematiche a tutti i livelli; trasferibilità, di idee, esperienze, buone pratiche; trasversalità fra i saperi e culture dei singoli settori rifiuti, acqua, energia; tracciabilità come monitoraggio dei sistemi organizzativi e certificazione dei processi gestionali).

IL FESTIVAL PER LA SOSTENIBILITA’ AMBIENTALE
La manifestazione si svolgerà interamente nel Centro Storico pedonale all’ interno di 12 Sale attrezzate, in un Teatro Tenda in Piazza del Popolo e al Mar per una manifestazione a km zero declinata in tecnica, cinema, musica e arte.

GLI EVENTI CULTURALI
Otto sono gli eventi culturali organizzati. In particolare, si segnala la mostra Internazionale di Arte Contemporanea. Testimoni di differenti background culturali, gli artisti in mostra provenienti da diverse realtà geografiche (dalla Cina al Giappone e dalla Russia all’ Europa), danno voce al tema della sostenibilità ambientale ognuno attraverso la propria cultura, tradizione e sensibilità. Tre sono le sezioni in cui è divisa la mostra (energia, rifiuti e acqua) e diversi i mezzi espressivi usati dagli artisti, dalla video-arte alla fotografia, dalla pittura all’ installazione. Al Mar fino al 4 ottobre.

PUBLIC ART PER LE VIE DI RAVENNA
La mostra è arricchita da una sezione di Public Art con tre installazioni in luoghi strategici di Ravenna, ognuna ispirata rispettivamente alle tematiche rifiuti, acqua ed energia. L’ idea è quella di far interagire direttamente i cittadini con le opere d’arte nei luoghi della loro quotidianità, con l’ obbiettivo di creare un dialogo aperto e continuo tra artista, opera e contesto pubblico.

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