Il natural farming

di Redazione 99 views0

 Il natural farming è l’ insieme di tecniche ideate nella prima metà del Novecento dall’ agronomo giapponese Masanobu Fukukoa. Prevede un intervento minimo dell’ uomo nella vita dei campi, che deve procedere secondo le leggi naturali. Soltanto seminare e raccogliere, senza potature o concimazioni: il resto deve accadere secondo natura…

MASANOBU FUKUKOA
Masanobu Fukuoka (1913 – 16 agosto 2008) è il pioniere della agricoltura naturale o del non fare ed autore di The One-Straw Revolution e The Natural Way Of Farming.

Istruitosi come microbiologo in Giappone, ha iniziato la sua carriera come scienziato del suolo, specializzandosi nelle patologie delle piante. A 25 anni cominciò a mettere in dubbio i preconcetti della scienza dell’ agricoltura. Quindi, lasciò il suo posto come ricercatore scientifico, tornò nella fattoria della sua famiglia nella isola di Shikoku, nel Giappone del Sud, per coltivare mandarini, iniziando a dedicare la sua vita allo sviluppo di un sistema di agricoltura biologica ed ecocompatibile.

L’ obiettivo della sua ricerca è stato minimizzare il più possibile gli interventi dell’ Uomo, che si limita ad accompagnare un processo largamente gestito dalla Natura, entrando in competizione con le tecniche agricole tradizionali e moderne.

L’ AGRICOLTURA NATURALE
Nell’ essenza il metodo di Fukuoka tenta di riprodurre quanto più fedelmente condizioni naturali. Il terreno non viene arato e la germinazione avviene direttamente in superficie, se necessario avendo preventivamente mescolato i semi con argilla e fertilizzante (questo consente di ridurre il numero di semi necessari). Nel terreno intatto, dove idealmente sono state fatte crescere piante poco invadenti che fissano l’ azoto (es. trifoglio), che trattengono il terreno e impediscono lo sviluppo di infestanti, viene coltivata simultaneamente la coltivazione voluta. Animali antagonisti vengono introdotti per combattere infestazioni (ad esempio carpe insettivore nelle coltivazioni di riso, o anatre per combattere le lumache).

Il terreno rimane sempre coperto, riducendo cosi l’ impoverimento per erosione superficiale, e la parte aerea delle piante annuali, dopo il raccolto, deve essere utilizzata per una pacciamatura. Anche la mancanza di aratura o comunque di aereazione artificiale del terreno riduce la necessità di concimazione, in quanto i batteri che fissano l’ azoto nel terreno sono anaerobi.

I RISULTATI DEL NATURAL FARMING
In Giappone il metodo di Fukuoka ha prodotto rendite per ettaro simili a quelli di tecniche che si avvalgano della chimica, ed è stato fatto molto per adattarlo alle condizioni europee, tra cui il contributo del coltivatore francese Marc Bonfils. È un metodo di coltivazione essenzialmente su piccola scala, particolarmente adatto a piccoli possedimenti, che si avvale più dell’attenzione al dettaglio che al lavoro intenso, richiedendo comunque esperienza ed una notevole abilità. Il tempo totale di lavoro viene notevolmente ridotto fino all’ 80% rispetto ad altri metodi.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>