La politica energetica di Barack Obama

di Redazione 85 views0

 Sin dalla campagna elettorale nel 2008 il presidente USA Barack Obama ha posto tra i primi punti della sua agenda la radicale trasformazione della politica ambientale ed energetica degli Stati Uniti, varando successivamente un piano, denominato “New Energy for America”, ideato con il vice presidente Biden e approvato il 13 febbraio 2009 dal Congresso.

L’ intera strategia di Obama in campo energetico si basa su 3 “Soluzioni”:

* “Chart a new energy future” – lo sviluppo delle energie alternative e rinnovabili, per cercare di limitare la dipendenza dal petrolio
* “Invest in clean, renewable energy” – raggiungere entro il 2025 l’ obiettivo di generare da fonti rinnovabili il 25% dell’ energia prodotta internamente
* “Fight climate change” – diminuire l’ inquinamento atmosferico attraverso l’ incremento dell’ efficienza energetica e la riduzione dei consumi.

I PRIMI CINQUE MESI DI GOVERNO
Nei primi cinque mesi di governo, la nuova amministrazione ha operato su più fronti nell’ intento di rispettare le promesse fatte in campagna elettorale. Tuttavia, la concomitante crisi attraversata dall’ economia statunitense ha limitato gli spazi di manovra effettivi a disposizione delle istituzioni federali, accelerando ulteriormente l’ urgenza per l’adozione di chiare indicazioni operative nei confronti di diversi settori produttivi.

LA CRISI DEL SETTORE AUTOMOBILISTICO
In particolare, preoccupa la grave situazione del settore automobilistico con le note vicende delle tre più importanti case produttrici a stelle e strisce (i cosiddetti Big Three: Ford, General Motors e Chrysler), che ha messo in evidenza la necessità di una rapida applicazione del piano di trasformazione energetica caro alla coppia Obama-Biden.
Quello dell’ automotive è infatti uno dei settori in cui maggiormente si sono focalizzate le riforme varate dall’ esecutivo di Washington in tema di energia, puntando all’ applicazione di rigidi standard legati alle emissioni di CO2 e ai consumi dei modelli messi in produzione all’ interno del paese.

Fonte: Agi Energia

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