Inquinamento aereo: il terminal 5 a Heathrow a basso impatto ambientale

di Redazione 84 views1

 Solo il 3% degli italiani che si spostano in arereo ha una coscienza ‘green’, ha cioé la coscienza della propria responsabilità individuale rispetto alle ripercussioni sull’ ambiente dei viaggi aerei. Secondo il 44% degli italiani, infatti, la responsabilità della gestione dell’ impatto ambientale dell’ aviazione civile è principalmente in capo ai governi. A rilevarlo è un sondaggio commissionato da British Airways e condotto da YouGov che, in seconda battuta, vede il 41% degli intervistati italiani attribuire la responsabilità ambientale dei voli aerei alle stesse compagnie aeree.

LE RESPONSABILITA’ DEI VIAGGIATORI
Solo il 3% degli intervistati italiani ritiene che siano gli stessi viaggiatori ad avere una responsabilità a livello individuale dell’ impatto ambientale dei voli aerei, sottolinea la compagnia britannica e per i cittadini del Bel paese, infine, gli aeroporti sono considerati i principali responsabili soltanto dal 7% del campione. Dal confronto con le risposte raccolte negli altri Paesi europei, nel sondaggio di British Airways emerge che l’ attribuzione di questa responsabilità alle istituzioni governative “é un fenomeno tipicamente italiano. Altrove, infatti, la media si colloca intorno al 20%“.

IL NORD-EST PIU’ SENSIBILE ALL’ ECOLOGIA
Guardando alla distribuzione geografica sul territorio italiano di questa ‘coscienza green’, ovvero della responsabilità individuale rispetto alle ripercussioni sull’ambiente dei viaggi aerei, si vede come questa, comunque molto bassa, sia maggiormente concentrata nel Nord Est (5%), nel Sud (6%), e nelle isole (5,5%). Molto diversa la situazione nel Nord Ovest, dove nessun italiano intervistato si ritiene individualmente responsabile di tale problematica, e nel Centro, dove solo il 2% attribuisce al singolo viaggiatore la responsabilità dell’ inquinamento ambientale del trasporto aereo.

LUI, LEI E LA COSCIENZA ECOLOGICA
Un altro aspetto interessante, sottolinea lo studio di British Airways, è la differenza tra le risposte fornite da uomini e donne. Il 50% degli uomini crede che spetti al governo gestire e controllare l’ impatto ambientale prodotto dal trasporto aereo (contro il 38% del pubblico femminile), mentre il 47% delle donne intervistate ritiene che sia un dovere della compagnia aerea (solo il 35% per gli uomini). Le donne, inoltre, mostrano di credere maggiormente nella responsabilità individuale rispetto agli uomini (5% contro 2%).

IMPATTO AMBIENTALE E PROGRAMMI DI VIAGGIO
Nel complesso, sottolinea la compagnia di bandiera, l’ impatto ambientale non influisce sostanzialmente sui programmi di viaggio degli italiani: soltanto l’ 11% non esclude l’ eventualità che le questioni ambientali possano condizionare le proprie decisioni di viaggio dei prossimi 12 mesi.

MOTORI E CARBURANTI ALTERNATIVI ALLO STUDIO
British Airways ha messo in atto una strategia molto concreta e al tempo stesso ambiziosa per minimizzare l’impatto sull’ ambiente della propria attività, in vista dell’ obiettivo di dimezzamento delle emissioni nette di CO2 entro il 2050” commenta Mark Moscardini, Direttore Commerciale British Airways per l’ Italia e Malta.

Abbiamo – dice – team di persone dedicate allo studio e all’implementazione di modalita’ operative piu’ efficienti e siamo particolarmente attenti all’impiego delle tecnologie di ultima generazione su airframes, motori e carburanti alternativi“.
Su questo ultimo aspetto, ad esempio, – aggiunge Moscardini – stiamo lavorando a stretto contatto con Rolls-Royce per sviluppare nuovi carburanti per l’ industria dell’ aviazione, caratterizzati da emissioni minime di anidride carbonica“.

IL TERMINAL 5 ALL’ HEATHROW DI LONDRA
Una delle piu’ recenti e concrete dimostrazioni dell’impegno profuso da British Airways nell’ambito della questione ambientale – riferisce il vettore britannico – è il Terminal 5, la nuova ed esclusiva dimora della compagnia aerea presso l’aeroporto di Londra Heathrow. Grazie alle tecniche innovative impiegate sia per la progettazione che per la costruzione della struttura. La compagnia aerea britannica e’ riuscita a fare del T5 l’aeroporto piu’ verde del mondo“.

Ad esempio, ben l’85% dei rifiuti prodotti – afferma British Airways – e’ stato recuperato, riciclato e riutilizzato nel processo di costruzione. Inoltre, nella sua operativita’ quotidiana, il T5 soddisfa quasi il 90% del proprio fabbisogno energetico sfruttando il calore in eccesso prodotto dalle centrali termiche esistenti a Heathrow, convogliato nel T5 attraverso uno speciale condotto sotterraneo. Grazie a questo sistema, il risparmio annuale di CO2 si aggira intorno alle 11.000 tonnellate. Inoltre, all’ interno del terminal l’impianto di illuminazione è computerizzato e i singoli punti luce possono essere accesi, spenti oppure diminuiti di intensità per risparmiare energia elettrica“.

E le facciate in vetro trasparente del T5 permettono poi di ridurre ulteriormente l’ utilizzo di fonti di energia artificiali. “Fortemente consapevole dell’impatto che la propria attivita’ comporta sul pianeta, British Airways – sottolinea ancora Moscardini – attribuisce un’importanza vitale alla preservazione dell’ambiente“.
E’ per questa ragione che nel 1992 la compagnia decise di rendere pubbliche le proprie performance ambientali, diventando cosi’ – conclude – il primo vettore al mondo a dichiarare apertamente il proprio impegno ambientale“.

Info: www.britishairways.com

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