Clima: meteorologia astrale, cicli vegetativi e agricoltura

di Redazione 146 views0

 Parlare di meteorologia astrale può sembrare oggi una cosa anacronistica ai non addetti. Ciò può indurre in errore, sia perché il problema meteorologico, nonostante i progressi fatti, è sempre di attualità, sia perché l’ uomo semplice dei campi si mostra di elaborare le previsioni mediante la capacità di osservazione della natura trasmessa di generazione in generazione. Non dimentichiamo, infatti, che le previsioni se sono importanti per la società umana in generale, lo sono ancora di più per il mondo agricolo.

LE PREVISIONI NELL’ ANTICHITA’
Gli antichi basavano le previsioni metorologiche sull’ osservazione del sorgere del sorgere e del tramontare delle stelle. Infatti, sin dai tempi più remoti le attività agreste e marinara erano regolate dai dati astronomici e principalmente dal percorso del sole nello zodiaco, dalle fasi della luna, dal sorgere o dal tramontare delle stelle fisse.

I PARAPEGMI
Vi è stata una notevole produzione presso gli antichi di “parapegmi”: calendari che raccoglievano informazioni di interesse astronomico e al tempo stesso notizie di carattere meteorologico. Sono interpretazioni e pronostici legati alla vita della comunità umana, quindi impersonali, dove si trasmette la legge matematica della periodicità dei cicli e dei ritmi vegetativi nella concezione della simbiosi vita-natura-legge.

IL LUNARIO
I parapegmi sono calendari meteorologici e astronomici simili a quelli venuti in essere dal XVI al XVII secolo nella forma comune del lunario dove sono riportate le previsioni e la cadenza ciclica delle stagioni, sia per il tempo che per la vegetazione.

LE PREVISIONI DEGLI ANTICHI
Da testimonianze storiche e letterarie è accertato che gli antichi svilupparono un metodo di osservazione che li condusse a un semplice senso empirico delle situazioni indiscutibilmente vantaggioso in osservanza del sistema naturale.
Del resto, “chi bene osserva – scrisse Virgilio – non sarà mai colto all’ improvviso dalla pioggia“. Ma Virgilio chiese anche alle muse che gli insegnassero ciò che la sola osservazione non basta a chiarire: le leggi del movimentodegli astri, delle eclissi, delle fasi della luna, le cause del terremoto…

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