Inquinamento Pianura Padana: il convegno Eni e Rie Ricerche Industriali ed Energetiche

di La Redazione 1.555 views0

L’Italia nel mirino dell’opinione pubblica per l’inquinamento, in particolare la Pianura Padana, ove sono più frequenti i superamenti dei limiti previsti, nell’aria, di particolato Co2 e NOx. Il problema è stato oggetto del workshop su “Qualità dell’aria nei centri urbani, nuovi carburanti, azioni possibili”, promosso da Eni in collaborazione con Rie-Ricerche Industriali ed Energetiche, che ha avuto luogo a Milano lo scorso ottobre.

Nel convegno è stata analizzata la situazione dell’aria nell’hinterland milanese, riportando l’attenzione sul tema dell’inquinamento urbano, delle emissioni dei trasporti e del traffico diesel in particolare. Nella valutazione delle possibili soluzioni da attuare, per migliorare la qualità dell’atmosfera, sono stati presi in esame:

  • l’utilizzo di vetture ibride per l’industria automobilistica;
  • per le raffinerie, l’uso di carburanti ad alta componente rinnovabile, che sono di fatto in grado di abbattere tutti i principali componenti inquinanti e nel contempo di migliorare le prestazioni dei motori.

L’industria di raffinazione, in questi ultimi anni, ha dovuto affrontare una serie di evidenti difficoltà per la crescente concorrenza internazionale, resa ancor più ardua dai vincoli ambientali fissati dall’Unione Europea.

Il workshop è stata anche occasione per puntualizzare la necessità di individuare e proporre possibili sinergie con gli Enti Pubblici, nonché tra i produttori di automezzi e di carburanti. Tuttavia, la strada da percorrere è decisamente ardua ed è comunque necessario relegare la giusta importanza allo sviluppo tecnologico, senza il quale diventa impossibile ottenere risultati concreti.

Grazie ai fondi destinati allo sviluppo tecnologico e ad un brevetto italiano, Eni ha trasformato a Venezia – esempio unico al mondo – una raffineria tradizionale in una bioraffineria, in grado di trasformare gli oli vegetali in un prodotto idrocarburico utilizzando la tecnologia Ecofining™, sviluppata da Eni in collaborazione con Honeywell UOP. Dalla nuova bioraffineria è nato il nuovo carburante Eni Diesel+, che utilizza un contenuto di componente biologica e rinnovabile del 15%.

La soluzione immediata proposta da Eni, in attesa di cambiamenti radicali nella gestione del sistema di trasporti, è quella di utilizzare Eni Diesel+ su tutte le auto a gasolio: studi recenti hanno dimostrato che, se tutte le autovetture diesel circolanti in Italia utilizzassero questo biocarburante, le emissioni di CO2 si ridurrebbero di 2,7 milioni di tonnellate, in pratica come se si azzerassero in maniera istantanea le emissioni di Milano e Torino. Inoltre, l’incremento di efficienza del motore, ottenuto con Eni Diesel+, consentirebbe una significativa riduzione di emissioni di idrocarburi incombusti e ossido di carbonio.

L’idea di utilizzare questo carburante ecologico non può ovviamente rappresentare una soluzione definitiva ma può sicuramente, in maniera estremamente rapida, fornire un importante contributo per migliorare l’impatto ambientale nelle zone ad alta densità di traffico e di popolazione, proprio come la Pianura Padana.

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